_Noor ha bisogno anche di te.

Noor è una bambina irachena, nata nel 2013. Non ha ancora quattro anni quando le schegge di una bomba la colpiscono alla gamba sinistra. Subito la corsa in ospedale, subito il primo intervento. Ma il luogo è troppo pericoloso: Nour ha ancora i ferri alle gambe quando il padre decide che portarla via è la scelta più sicura. Mentre corre con la bambina in braccio si imbatte in una troupe televisiva scortata dall’esercito iracheno e guidata da un giornalista italiano della RAI, Amedeo Ricucci. È lui che riesce a portare la bambina all’ospedale di Erbil, dove rimane per diverse settimane. Ma anche questo non basta e i genitori di Noor, ancora con l’aiuto di Ricucci, decidono di provare a mandarla in Italia per evitarle l’amputazione.

Nel gennaio 2017, Noor arriva all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, insieme alla zia a cui è stata affidata. Il quadro è davvero complesso e richiede mesi di medicazioni e terapie antibiotiche per ridurre la cancrena. In aprile viene finalmente dimessa ed è qui che l’Associazione KIM diventa la sua casa. Noor si ambienta, incomincia a parlare l’italiano e torna a sorridere. Anche se il percorso ortopedico sarà ancora molto lungo, i medici le danno il permesso di rientrare temporaneamente in Iraq, programmando nuove valutazioni.

La bambina, all’inizio del 2020, è attesa all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per continuare il suo percorso. Nessuno sa che, di lì a poco, arriverà il Covid. Cieli chiusi, ospedali saturi, interventi rimandati… e il viaggio di Noor sempre più lontano. Nessuno sa, ancora, che Amedeo scomparirà, a soli 63 anni, nel luglio 2022. Continuando a battersi, fino agli ultimi giorni di vita, per far tornare a Roma la bambina, mentre lo stato della gamba continua a peggiorare durante la crescita.

Dopo qualche mese l’impegno di Ricucci sarà finalmente premiato: la ragazza torna a Roma nel novembre 2022 e, di lì a poco, viene sottoposta con successo ad un primo intervento urgente, per recuperare la situazione. Oggi, fra ricoveri e continui controlli, l’Associazione KIM si sta prendendo cura di lei e della sua mamma. La strada sarà ancora molto lunga: Noor lo sa, ma anche a lei la vita, ha insegnato a lottare e a ricominciare.